Tante passioni, tanti interessi, tante competenze: devo scegliere o posso fare tutto?
Mi capita spesso di parlare con donne che hanno tanti interessi, passioni e competenze e che, nel momento in cui vogliono creare un’attività che le rappresenti a 360°, il loro Business del Cuore, hanno un ventaglio di possibilità così ampio da trovarsi in difficoltà. Infatti, se da un lato avere molte scelte è certamente un vantaggio, dall’altro dovere escludere alcune opzioni in favore di altre può far sorgere il fatidico dubbio: “E se poi scelgo la cosa sbagliata?”. Non di rado, questa incertezza genera timori, arrivando perfino a bloccarci.
Dopo aver fatto—magari per anni—un lavoro che non ci rappresenta o che ci rende insoddisfatte, la paura di ripetere l’errore è naturale. Inoltre, dovendo scegliere tra cose che amiamo in uguale misura, il pensiero di dedicarci a una sola può non essere piacevole. In questi casi, quello che spesso facciamo è cercare di non rinunciare a nulla: a Natale, vendiamo su una bancarella le nostre creazioni artigianali; poi cerchiamo clienti per i nostri massaggi shiatzu e infine proviamo a crearci un mercato come counsellor lavorando gratuitamente in uno sportello sociale una volta alla settimana. Il problema (che ho già affrontato nel post 100 idee e 1000 progetti? Cosa fare (e cosa no) per ottenere risultati) è che se si perseguono troppi obiettivi contemporaneamente non se ne raggiungerà nemmeno uno!
Tipicamente, il risultato di questa strategia è molta fatica e poca soddisfazione, sia in termini economici, sia in termini di riconoscimento. Non solo: procedendo in questo modo, è altamente probabile che tutte le attività rimangano sostanzialmente degli hobby e che le persone non attribuiscano il giusto valore al nostro lavoro in nessun campo.
Ti confesso che anche io ho attraversato questa fase e ora, dopo aver visto molte altre donne alla prese con la stessa questione, vorrei raccontarti quelli che secondo me sono i due modi migliori per affrontare questa incertezza e sviluppare un’attività professionale solida e soddisfacente, senza avere rimpianti in seguito.
Innanzitutto, chiariamo subito che, se hai tante passioni, non sei “strana” o “sbagliata”, anzi! Quando curiosità e intraprendenza si uniscono, è inevitabile sviluppare tanti interessi, soprattutto nel mondo di oggi, in cui è molto semplice accedere a corsi, tutorial, seminari e sviluppare abilità praticamente in ogni campo. In secondo luogo, desidero rassicurarti: con una strategia adeguata, è possibile trasformare quella che sembra un problema in un punto di forza per la tua futura attività.
Infine, escludiamo subito gli approcci “estremi”. Scegliere una sola cosa, rinunciando completamente a tutte le altre, non è un metodo efficace: al primo momento di difficoltà verrà fuori il pensiero “e se invece avessi…?”. Allo stesso, modo, come abbiamo detto, portare avanti in parallelo tutte le attività è estremamente dispersivo. Ecco allora quello che puoi fare in alternativa:
- scegliere un’attività principale tra tutte quelle che puoi e desideri svolgere, integrando le altre in modo ragionato nella tua vita e nel tuo brand e per rendere unica la tua immagine;
- trovare un filo conduttore che diventi il “cappello” sotto cui offrire diversi tipi di servizi/prodotti, ovvero trovare un punto di contatto tra diverse attività per creare una nuova figura professionale che integri in tutto o in parte ciò che abbiamo da offrire.
Vediamo punti di forza e le debolezze di entrambe le scelte.
Nel primo caso la difficoltà maggiore sarà fare la scelta iniziale. Una volta deciso su cosa concentrarsi, sarà più semplice integrare le altre passioni. Viceversa, ricorrendo al secondo approccio, sarà più semplice scegliere cosa integrare mentre sarà più difficile creare un’identità unica e comunicarla ai tuoi potenziali clienti.
Ecco alcuni suggerimenti per affrontare le difficoltà proprie di ciascuna strategia:
Scelta 1 (difficoltà di scelta)
- se non hai mai svolto a livello professionale una o più delle attività che immagini di trasformare in lavoro, ma hai la formazione per uscire dalla fase “amatoriale”, il primo passo è sperimentare! Cerca un modo per fare un’esperienza nel campo, anche gratuitamente, anche per un breve periodo e presta attenzione a non lasciarti trasportare dall’entusiasmo: nota anche gli aspetti negativi in cui ti imbatti. Ad esempio, se una delle tue passioni è realizzare sciarpe e maglioni per i bimbi di amici e parenti, prova a mettere su una bancarella il prossimo Natale. Se proprio non riesci a fare un’esperienza diretta, cerca almeno di parlare con chi lavora nel campo per farti raccontare il bello e anche il brutto di quel lavoro!
- Per fare questa scelta è necessario avere una buona consapevolezza di sé, avere un quadro estremamente chiaro dei propri valori e di quello che si vuole veramente dalla vita. Immaginati nel futuro: tra 10 anni come sarà la tua vita se scegli l’attività A? E scegliendo l’attività B? Poniti la domanda per tutte le possibilità a tua disposizione.
- Se alcune passioni sono hobby, chiediti onestamente: vorresti davvero trasformarle nel tuo lavoro? Conosco una pittrice che, dopo essere riuscita finalmente a vivere di sola pittura, si è resa conto che dipingere su commissione stava prosciugando la sua passione e ha quindi deciso di lavorare part-time come impiegata e di dipingere solo per il suo piacere.
- Ultimo ma fondamentale suggerimento: tieni a mente che quello che “lasci” non è buttato via per sempre: potrai integrarlo in modo creativo nel tuo brand, potrai utilizzare le competenze che ti ha consentito di acquisire, potrai utilizzarlo per scegliere la tua nicchia ecc.. Oppure potrà diventare qualcosa che fai solamente e completamente per te, per il piacere di farlo, senza la preoccupazione di dover trarne un guadagno.
Scelta 2 (difficoltà di coerenza)
- In questo caso è fondamentale capire “cosa c’è dietro”, qual è la tua visione del mondo, il “centro” che è dentro di te e dal quale sono nate le tue passioni (qualcosa che le unisce c’è di sicuro visto che, in ultima analisi, tutto nasce da te!).
- Cerca di sviluppare una visione e una motivazione chiare e forti. Questi due elementi devono essere solidi per non rischiare di apparire poco professionali o “generaliste”.
- Le diverse passioni non devono essere troppo distanti tra loro o, ancora meglio, devono sovrapporsi. Ad esempio una doula (se non sai cosa è guarda l’Ep31: Il nuovo e antico mestiere della doula) che è anche fotografa di pancioni, mamme e bebè ha un senso, una doula fotografa di sport meno.
- Se inizi da zero, all’inizio concentrati su e promuovi un solo servizio o prodotto per poi ampliare la tua offerta una volta ottenuti i primi clienti.
- Questo secondo approccio può risultare più difficile del primo, tuttavia, se riesci ad applicarlo in maniera efficace, può diventare un tuo punto di forza che ti differenzia completamente dal mercato creando una figura professionale originale.
Nella mia esperienza questi sono sono i due modi migliori per fare la scelta “giusta” senza avere rimpianti.
E tu hai mai avuto difficoltà a scegliere tra più passioni? Se vuoi, raccontamelo nei commenti.
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Allora non sono “strana”??? Un pensiero confortante ogni tanto 🙂 Da quello che ho imparato negli ultimi anni concordo sul fatto che si debba fare chiarezza e partire sicuramente da quell’attività senza la quale non avrei l’input di alzarmi al mattino. Da questo ho capito che non devo scegliere cosa fare e non fare ma a cosa dare la priorità.
No, non sei “strana! Assolutamente. Anzi è un modo di essere più comune di quanto crediamo 🙂