Se ci rifletto un attimo, mi accorgo di avere spesso fatto le cose al contrario nella vita e sono quasi certa di avere fatto così anche con la mia attività. Ho iniziato a lavorare online quando pochi ne parlavano e ancora meno in Italia lo facevano e, in questi mesi di pandemia, quando tutti hanno cercato di passare online, io mi sono quasi ritirata dal web: il mio blog, i social, tutto è rimasto lì, in attesa.

Sono state tante le cose che si sono trasferite sul web questa primavera, nella mia vita e in quella di tanti italiani: la scuola, la spesa, le lezioni di pilates, il coro, il corso di teatro e, naturalmente, il lavoro, per i dipendenti che hanno fatto ricorso allo “smart working” e per i tanti professionisti che hanno dovuto adattarsi alla situazione.

Invece, io che professionalmente “vivo” nell’online da tempo, a marzo ho capito che in questo periodo tanto particolare dovevo concentrarmi sull’essenziale (una parola che ormai mi accompagna da diversi anni), professionalmente e nella mia vita.

E quindi cosa ho fatto? Ho passato tanto tempo nel mio piccolo giardino-orto, seminando, trapiantando, con le mani nella terra e nell’acqua del torrente che scorre a fianco a casa. Sono stata con mio figlio, abbiamo giocato, fatto i compiti, letto tante fiabe. Abbiamo fatto pane, biscotti, focacce e torte di verdure, con il grande sacco di farina del mulino qui vicino, proprio come una volta (nella foto sotto le ciambelle fatte da mio figlio ispirato dal bellissimo libro L’antico libro degli gnomi di Mauri Kunnas).

Poi ho dipinto, scritto e ho continuato il mio esperimento su business e intuizione (con le meditazioni della domenica mattina e i piccoli mandala che ho pubblicato su Instagram) e che ormai è diventato per me una pratica consolidata.

Avevo progettato un mese di stop, ma poi sono diventati due perché vivere le cose importanti richiede il giusto tempo. Personalmente, questa scelta ha richiesto di non disperdere energie, di stare più nel silenzio e in contatto con me stessa e anche in più stretto contatto con chi, come le mie straordinarie clienti, ha deciso di usare la rete per cambiare in modo reale e duraturo il proprio lavoro.

Dietro le quinte, infatti, con altri ritmi e altre modalità ho continuato a lavorare al mio nuovo corso “Crea il tuo corso online in 40 giorni” per mettere la mia esperienza al servizio di chi desidera usare il web non solo per promuoversi o per fare qualche diretta in attesa di tornare alla normalità, ma per dare nuova linfa alla propria attività su basi solide attraverso i corsi online, che, come ho già detto in altri articoli, ritengo siano un’evoluzione interessante e assolutamente praticabile per molti business.

Così, sentendo che era il momento giusto e in barba a tutti i programmi che avevo fatto (nella mia pianificazione annuale il corso doveva partire a settembre), ho lanciato il nuovo corso creandolo mentre le prime partecipanti lo stavano già seguendo.

Non nego che ho avuto più di qualche resistenza a farlo, ma, ancora una volta, il “sentire” mi ha guidato bene. Infatti, non solo nei primi giorni di apertura del corso le iscritte hanno superato di gran lunga il numero che pensavo di poter raggiungere, ma, come sempre, le partecipanti si sono rivelate tutte donne in gamba che, con grande creatività, intendono trasformare progetti straordinari in potenti corsi online che, sono sicura, trasformeranno le vite di tanti!

E che soddisfazione vedere che già alla 4° settimana del corso (che dura 6 settimane) le più attive non solo avevano lanciato il proprio progetto, ma avevano già guadagnato dal loro nuovo corso 3-4 volte quello che avevano investito nel mio!

Quindi, cosa ho imparato?

Quindi, andando un’altra volta controcorrente, in questi due mesi di felice isolamento ho imparato e re-imparato alcune cose che penso siano fondamentali per chi lavora o desidera lavorare online. In questi due mesi ho imparato che:

  • Ogni cosa deve nascere e crescere al momento giusto. Spesso è inutile forzare i progetti e se stessi, ma quando sentiamo che il  momento è arrivato, dobbiamo passare all’azione senza dubbi e ripensamenti.
  • È importante avere un progetto chiaro in mente, certo, ma è anche necessario lasciare spazio all’entusiasmo e all’ispirazione.
  • Forse più di altri, chi lavora online, ha bisogno periodicamente di momenti silenzio ed essenzialità. Il mondo della rete offre un mondo di possibilità, ma ha anche la capacità di isolarci, con il suo vociare ininterrotto, dal mondo “vero”.
  • Quando è il momento di fare un passo, in fondo in fondo, lo sai e lo senti. E il silenzio è necessario per riconoscere ed ascoltare quella vocina che ti indica la direzione.
  • Credo proprio che questa pausa annuale al di fuori delle solite vacanza estive, per me, diventerà un’abitudine.

E tu, come hai vissuto questo periodo di quarantena? Cosa ti ha portato di nuovo? Se ti va, condividilo nei commenti!

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