UN BLOG “FAI DA TE” PER LA TUA PROFESSIONE: DA DOVE INIZIARE?

Essere presenti online e creare il proprio blog e/o sito sono passaggi molto importanti nella creazione del proprio business e spesso mi viene chiesto da chi inizia questa avventura come fare per crearli da sé. Per iniziare, il fai da te è una soluzione ottima ed economica, adattabile alle diverse esigenze e abilità informatiche di ciascuno.

In questo post voglio fornire qualche indicazione dedicata ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi che iniziano a lavorare sulla loro presenza online o desiderano farla crescere. In rete sono disponibili tantissime risorse sull’argomento: per i dettagli necessari a fare scelte ragionate, ti rimanderò quindi ad alcuni articoli di siti specializzati.

Negli ultimi 5 o 6 anni ho aperto diversi blog per piacere, hobby e lavoro utilizzando Blogspot, WordPress.com e WordPress.org. Mi concentrerò su questi 3 servizi, che sono i più gettonati e coprono tutto lo spettro di opzioni che possiamo desiderare.

Innanzi tutto due definizioni:  Blog HOSTED e blog SELF-HOSTED.

  • HOSTED significa che il tuo blog sarà ospitato sullo spazio web di proprietà di altri (in modo gratuito);
  • SELF-HOSTED significa che il tuo blog sarà ospitato su uno spazio web di tua proprietà (che dovrai acquistare).

DOMINIO: è in sostanza l’indirizzo del tuo sito.  Nelle soluzioni GRATUITE il tuo dominio sarà: www.tuosito.wordpress.com o www.tuosito.blogspot.com. Se acquisti il dominio personalizato, l’indirizzo del tuo blog/sito sarà tipo: www.tuosito.com o www.laraghiotto.it.

A questo punto, le soluzioni possibili per creare da sé il proprio blog e/o sito sono tre:

 1- Blog/sito “hosted” e dominio gratuito (es: www.tuosito.wordpress.com o www.tuosito.blogspot.com )

Blog completamente gratuito e semplicissimo da aprire e gestire.

Ricorrendo a questa soluzione, non sarai tu la proprietaria del tuo blog/sito e avrai alcune limitazioni significative sulle cose che potrai fare sul tuo blog. Per questa soluzione puoi scegliere indifferentemente Blogspot o WordPress.com (per conoscere le differenze tra le due opzioni, ti consiglio questo articolo) o qualsiasi altro servizio di blogging gratuito.

A mio avviso questa soluzione, che va benissimo per blog/siti amatoriali, non è il massimo per i blog/siti professionali. Il dominio www.tuosito.XYZ.com (invece di www.tuosito.com) non fa un bellissima impressione, evidenziando una mancanza di investimenti nell’attività e, in definitiva, di cura (in sostanza, considerando che un dominio del tipo www.tuosito.com ha ormai costi bassissimi, cosa penseresti di un professionista che non vuole investire 15 €/anno nel suo sito?).

2- Blog/sito “hosted” e dominio acquistato

Soluzione molto economica (il dominio www.tuosito.it o .com costa di solito intorno ai 15 €/anno o anche meno, il prezzo dipende dal tipo di dominio (.it, .org, .com, ecc.) e dal nome che scegli per il tuo sito (più il nome è di uso comune o famoso, più è caro).

Anche in questo caso il blog/sito è semplice da realizzare (in pratica è la stessa operazione della soluzione 1 con, in più, il pagamento del dominio) e da gestire. Di nuovo non sarai tu la proprietaria del tuo blog e avrai limitazioni significative sulle cose che potrai fare sul tuo sito/blog (come per la soluzione 1). In un certo senso, le limitazioni, se non hai dimestichezza con l’informatica e non hai voglia o tempo di imparare, possono anche essere un vantaggio: puoi fare meno cose, ma in modo più semplice e immediato.

Questa soluzione, anche se migliore della prima, non è ancora il massimo per siti professionali mancando spesso la possibilità di integrare il blog/sito con opt-in, landing page, ecc. In certi casi, tuttavia, può essere sufficiente: per esempio se vuoi avviare la tua attività con calma o hai esigenze limitate riguardo al tuo blog/sito, oppure non vuoi investire subito tempo e denaro in un sito più impegnativo (la soluzione 3).

Come per la soluzione 1, puoi scegliere indifferentemente Blogspot o WordPress.com e trasferire in un secondo memento il sito altrove (ad esempio su WordPress.org). Il trasferimento del sito è un’operazione delicata e deve essere eseguita con attenzione in modo da non perdere tutto il lavoro fatto in termini di contenuti e di “popolarità” del sito (link, citazioni, indicizzazione, ecc).

Oggi è possibile eseguire il trasferimento sia da WordPress.com (trovi qui le indicazioni su come farlo) che da Blogspot (trovi qui le indicazioni su come farlo). Nel momento in cui vorrai fare questo passaggio, probabilmente il tuo business sarà ben avviato: ti consiglio quindi di non risparmiare e di affidarti all’assistenza di un professionista che lo faccia per te e che sia in grado di affrontare eventuali imprevisti.

3- Blog/sito “self-hosted” e dominio acquistato

Soluzione più costosa e complessa (e flessibile), ma con un prezzo è comunque ragionevole (diciamo dai 100 €/anno in su per avere una soluzione base con un hosting affidabile).

Questa soluzione si può avere solo utilizzando serivizi come WordPress.org, che, di per sé, è gratuito ma è necessario acquistare lo spazio web su cui installarlo, cioè acquistare un hosting (ecco una guida su come farlo).

Sicuramente non è necessario saper programmare né avere competenze specifiche per fare un sito di questo tipo e che tutte le informazioni necessarie si trovano online. È anche vero che se non abbiamo la voglia, il desiderio o il tempo per sbatterci un po’ la testa rischiamo di fare ancora meno con un blog WordPress.org che con uno dei precedenti e non sfruttare le immense possibilità del prodotto.

Detto questo, gli aspetti positivi di questa soluzione sono considerevoli, è la soluzione caldamente consigliata per siti professionali ed esistono plug in (piccoli programmi specifici da installare con un clik sul sito) che fanno praticamente qualsiasi cosa, dalle landing page all’ecommerce. Come dicevo prima però dipende sempre dalle tue esigenze e capacità/desiderio di impratichirti con questi strumenti.

Ecco un articolo che da indicazioni sulla differenza tra WordPress.com e .org e suggerimenti su quale scegliere e un altro articolo che spiega come funziona WordPress.org

1 commento

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  1. […] estremente economiche dal punto di vista dell’invesimento di denaro perchè puoi puntare su blog o sito “fai da te”, diverso è il discorso sull’investimento di tempo. Tenere un blog è sicuramente più […]

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