COME TE NON C’È NESSUNA
Come te non c’è nessuna e, come tu sei unica e speciale, così deve essere il tuo business!
Il personal branding tratta proprio di questo, di rendere differenti prodotti e servizi che sono (o possono apparire) molto simili. Si basa sul concetto di “unicità e singolarità”: se un brand è forte, i clienti percepiscono l’idea che sul mercato non esiste nulla di simile.
In che mondo viviamo oggi?
Viviamo in un mondo in cui la comunicazione è cambiata radicalmente: grazie a Internet, è diventato enormemente più semplice il contatto tra le persone e la circolazione e la produzione di informazioni.
PRODUZIONE: la tecnologia oggi consente a chiunque di produrre dei contenuti, che siano gli articoli di un blog, dei video o degli audio, delle immagini, delle fotografie o qualsiasi cosa.
CIRCOLAZIONE: oggi esistono i social network: Facebook, LinkedIn, Google+, Twitter , MySpace, Pinterest, You Tube, DeviantArt, Flickr solo per citarne alcuni. Migliaia di persone interagiscono, scambiano informazioni, suggerimenti, pareri con una velocità ed efficienza mai viste prima.
Dall’altro lato, una percentuale altissima di persone fa ricerche sul web prima di acquistare qualsiasi cosa, indipendentemente dal fatto che si tratti di un prodotto o di un servizio o magari di un intervento specifico (ad esempio, ho bisogno di un elettricista, ho bisogno di cambiare le gomme alla macchina, voglio andare in palestra, ecc.).
Per non parlare dei “lavori della conoscenza e della relazione”! Se qualcuno deve fare un corso, assumere un formatore, realizzare un sito web, attraversa un momento difficile e cerca supporto, vuole fare una dieta per dimagrire o depurarsi eccetera, cosa fa? 1) chiede ai conoscenti, 2) cerca online.
IN UN CONTESTO DI QUESTO TIPO essere identificabili e specializzati porta incredibili benefici. E questo sia se parliamo del mondo reale, sia di quello virtuale, ovvero il web.
Cosa succede online
Abbiamo detto che oggi abbiamo tutti gli strumenti necessari per renderci visibili, mostrare le nostre competenze, mostrare quello che sappiamo fare e, come noi, tutti hanno questa opportunità. Quindi cosa succede? Rischiamo di finire nel mare magnum della rete, senza riuscire a raggiungere le persone davvero interessate a quello che facciamo: i nostri potenziali clienti.
Per essere trovate (perché è di questo che si tratta in rete, più che di trovare attivamente) dobbiamo essere IDENTIFICABILI e SPECIFICHE nei servizi che offriamo e nell’identità professionale.
- Cosa ti rende unica, speciale?
- Cosa puoi offrire solo tu?
Potrebbe essere il tipo di servizio, oppure il modo di lavorare; oppure fai quello che fanno altri, ma garantisci il massimo in termini di tempi, cordialità e rapidità nelle risposte.
Una volta che hai definito chi sei, in quale modo sei unica, diventa importante definire la propria micro-nicchia, i propri clienti ideali, e su questo rimando al post intitolato “Diventa un’esperta!”.
Approfondimenti
Se vuoi approfondire il discorso sul personal branding, puoi leggere l’ottimo libro di Centenaro e Sorchiotti:
PERSONAL BRANDING – Promuovere se stessi online per creare nuove opportunità.
Nel blog degli autori www.personalbranding.it ci sono sempre nuovi spunti e indicazioni ed è possibile scaricare gratuitamente l’indice e il primo capitolo del libro. Inoltre, su www.centenaro.it è possibile anche scaricare gratuitamente Personal Branding con i Social Media, l’e-book da cui è nato il libro citato sopra.
Altri testi interessanti sono i libri di Seth Godin, classici dell’argomento:
LA MUCCA VIOLA. Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone.
Ciao Lara l’articolo è davvero interessante e bisogna approfondire. Questo tema mi sta davvero a cuore poichè oggi avendo l’opportunità di essere online si può cadere nell’errore di dare per scontato il fatto che io ho il mio prodotto o attività e qualunque sia il tipo di comunicazione..arrivo a tutti comunque. Non è così infatti i risultati parlano da se. Ho letto la mucca viola ed è stato illuminante per il mio business offline, dovrò applicarlo anche online.
Grazie Valeria. In effetti l’online, da questo punto di vista, non è molto diverso dall’offline!