Marketing online: delegare o fare da sé?
Poco tempo fa, con una libera professionista (che chiameremo Chiara) affrontavamo il tema del delegare o meno la comunicazione e il marketing online per la sua attività. Chiara è un’operatrice olistica, lavora già da tempo nel campo e ha una discreta presenza online (sito e pagina Facebook) che però è cresciuta in maniera piuttosto spontanea, senza una vera strategia e, soprattutto, senza portare grandi risultati in termini di contatti, vendite e nuovi clienti. Mi sono trovata spesso ad affrontare conversazioni simili a questa con altre persone e, così, ho pensato di raccontarti cosa ci siamo dette con Chiara e i suggerimenti che le ho dato.
La domanda che Chiara si poneva è questa: “Visto che di social e web non ne so nulla, mi conviene davvero formarmi, fare dei corsi e investire tempo e denaro oppure mi conviene investire direttamente in qualcuno che si occupi di questi aspetti per me?”.
Solitamente, iniziamo a pensare a delegare quando, dopo esserci occupate da sole della comunicazione per qualche tempo, la nostra attività cresce e non riusciamo più a fare tutto. Detto questo, credo che questa sia una domanda valida e importante anche per chi decide di affacciarsi in modo professionale sul web e non ha competenze in merito.
Avevo già scritto un articolo in cui parlavo di quando è bene delegare e quando no e partirò proprio da quelle riflessioni per affrontare il caso in oggetto.
In quell’articolo scrivevo che “delegare significa anche affidarsi a professionisti competenti–spesso più competenti di noi–in quel particolare ambito, con un conseguente innalzamento del livello qualitativo”.
Quindi, se Chiara non avesse idea di come fare–per esempio–pubblicità su Facebook, le ad per la sua attività create da un professionista sarebbero decisamente migliori rispetto a quelle che potrebbe fare da sola dopo un corso. O almeno così dovrebbe essere.
In realtà–strano a dirsi–mi è capitato diverse volte di parlare con persone che, dopo aver affidato le loro pubblicità a professionisti del campo, mi esprimessero il loro scoraggiamento per il fatto che le pubblicità non portavano il risultato sperato (o alcun risultato).
Perché capita questo? Perché i professionisti a cui si sono affidate non sono competenti? Questa può essere la ragione, ma più spesso il problema è un altro e lo vedremo tra un attimo.
Sempre nell’articolo precedente, sostenevo anche che uno dei vantaggi del delegare è che “ci lascia più tempo per dedicarci con attenzione al vero valore che offriamo, alla pianificazione, alla strategia” e la chiave per scegliere cosa delegare sta proprio in queste ultime due parole: pianificazione e strategia.
Ci sono attività di routine che è utile delegare, come quelle che non sappiamo fare (nel mio caso la grafica ad esempio) e che possiamo affidare con successo a un professionista capace di ascoltare le nostre indicazioni. E ci sono attività strategiche che non possiamo delegare perché ne andrebbe della nostra identità online, della nostra autenticità e dell’efficacia della nostra comunicazione. Solo noi possiamo scegliere la giusta nicchia di mercato, i valori e le emozioni che vogliamo il nostro brand comunichi. Certo, possiamo farci aiutare nella scelta, possiamo chiedere un supporto e un parere, ma nessuno meglio di noi conosce i nostri clienti e il nostro sentire.
Quindi, il mio consiglio per Chiara (e per tutte quelle persone che vorrebbero delegare in toto le proprie attività di marketing e di comunicazione) è stato di fare molta attenzione perché la comunicazione è un’attività strategica e fondamentale. Qualsiasi professionista che desidera usare il web senza “navigare a vista” deve, a mio parere, avere delle buone conoscenze di base che gli permettano di fare le giuste scelte nell’immediato e nel medio e lungo termine.
In breve, scegliamo bene quali attività di routine delegare e manteniamo le redini della pianificazione e della strategia del nostro brand.
Per tornare all’esempio precedente: la pubblicità su Facebook. Si tratta di un’attività strategica? Sì e no.
Quello che scrivi e pubblicizzi online, dal sito ai social, dai contenuti di valore che offri gratuitamente alle pubblicità dei tuoi prodotti e servizi, ha senso ed è efficace se fa parte di una più ampia strategia di comunicazione. E la tua strategia di comunicazione deve essere a sua volta funzionale alla tua strategia di business.
Per “strategia di business” non intendo un proposito del tipo “quest’anno voglio avere più clienti” oppure “quest’anno voglio avere più persone ai miei corsi e puntare meno sull’uno a uno”, ma una pianificazione che tenga in considerazione i tanti elementi su cui è fondamentale avere chiarezza: la nicchia di mercato, come già detto, intesa come conoscenza sia dei tuoi potenziali clienti sia dei tuoi competitor e il modo in cui vuoi e puoi differenziarti; come creare un brand forte e valorizzare la tua unicità; ecc.
Tutti questi aspetti danno forma alla tua comunicazione e richiedono scelte e decisioni che devi e puoi fare solo tu. Solo stabilita correttamente la tua strategia, potrai delegare con serenità ed efficacia la tua pubblicità su Facebook perché avrai chiaro cosa richiedere a una terza parte.
Detto questo, credo che sia altrettanto importante acquisire un buon livello di autonomia nella gestione degli strumenti che decidiamo di utilizzare, non per fare per forza tutto da sé ma, prima di tutto, per non sentirsi in balia degli altri ed eventualmente per intervenire tempestivamente quando necessario o quando non c’è tempo per richiedere un supporto esterno.
Pubblicare un post sul sito, fare una semplice inserzione sponsorizzata su Facebook, mandare una breve e-mail alla mailing list (magari duplicando quella precedente) sono tutte cose che si possono imparare con poco sforzo ed è importante saper fare.
Per questo il programma Lanciati! include varie sezioni pratiche che insegnano a “sporcarsi le mani”, ma solo dopo aver lavorato approfonditamente sulla strategia. Con questa chiarezza, alcune professioniste decidono di gestire tutto da sé, mentre altre di affidare a terzi attività che hanno scelto consapevolmente alla luce del proprio progetto a lungo termine. Solo questo tipo di delega, infatti, funziona e permette di far crescere la propria attività.
E tu, hai mai valutato la possibilità di delegare? Che tipo di attività hai delegato o vorresti delegare?
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L’argomento è degno di riflessione ed ecco che desidero esprimere un parere. Ognuno di noi ha delle attitudini, dei desideri e delle competenze e non necessariamente conosce il mondo del web. Per quanto possa essere maniaca del controllo, credo che delegare alcuni aspetti del marketing online sia anche necessario. Dall’altro lato però ambisco ad una formazione personale anche di base che possa permettermi di capire e gestire al meglio i miei collaboratori in modo da: non buttare i soldi al vento, se sono incompetenti…e ce ne sono…e di monitorare meglio la mia attività in modo che anch’io possa cambiare strategia in qualsiasi momento non riceva un riscontro oggettivo.
Ciao Valeria e grazie per il commento, vedo che siamo d’accordo: troviamo l’equilibrio adatto alle nostre competenze, al tempo che abbiamo a disposizione e alla nostra attività e deleghiamo senza voler controllare tutto ma con consapevolezza.
Leggendo questo articolo il primo pensiero che mi è affiorato nella mente è l’importanza del “saper essere” per poi arrivare al “saper fare”.
Penso che l’insoddisfazione di alcune persone nell’aver delegato la parte social e web probabilmente derivi anche dal fatto che, se non si è fatto un lavoro di indagine e approfondimento su chi siamo e cosa vogliamo nello specifico, non possiamo pretendere che ALTRI lo facciano al nostro posto perché sicuramente comunicheranno qualcosa che non corrisponde ai nostri valori, alla nostra visione e alle nostre emozioni.
È necessario quindi fare un lavoro su questi aspetti, “sporcarsi le mani” per capire il funzionamento e se tutto ciò si fa essendo AFFIANCATI da un buon professionista è ancora meglio.
Ciao Barbara e grazie per la tua riflessione, hai colto perfettamente il cuore di quello che volevo dire nell’articolo e lo hai espresso in modo molto efficace: “non possiamo pretendere che ALTRI facciano al nostro posto il lavoro di comprendere chi siamo e cosa vogliamo”. Grazie!
Ritengo che l’argomento sia di notevole importanza e mi ci sono e tuttora mi ci stò scontrando spesso. L’errore in cui cado è quello di ripetermi di “non saperlo fare”, di “non aver tempo per imparare tutto”, di “non essere in grado di gestire ….anche questo” e mi dico che è meglio delegare ad altri professionisti più esperti di me e DI SICURO HO CIò CHE VOGLIO. Il problemi però che ho riscontrato in questo mio atteggiamento sono stati diversi:
1) NON HO OTTENUTO CIò CHE VOLEVO rimanendo erroneamente delusa dalle persone a cui mi rivolgevo perchè a mio avviso non sapevano cogliere la mia essenza e non comunicavano ciò che volevo
2) NON VEDER RISPETTATI I MIEI TEMPI in quanto ognuno di noi ha delle tempistiche da rispettare e maturare per ascoltarsi e agire
3) BUTTARE VIA I MIEI SOLDI CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO
Da tutto questo ho imparato, che se non ho ben chiaro CHI SONO e DOVE VOGLIO ARRIVARE di sicuro non arriverò dove voglio ed è certo che NESSUN professionista al mondo mi traghetterà dove neanchè io son ben dove.
Grazie a Lara e al suo meraviglioso programma LANCIATI ho infatti capito quanto sia importante “sporcarsi le mani”, anche se questo vuol dire non aver tutto e subito perchè sono un pò lentina nell’affrontare attività a me nuove es. scrivere un articolo da pubblicare, scrivere contenuti per il mio sito etc etc.
Sempre grazie a Lanciati Ho imparato anche a Delegare (le mie collaboratrici direbbero anche troppo ;P) ma da questo anno ho messo sempre in agenda un piccolo spazio proprio per lavorare sulla mia comunicazione, sul mio avatar e su dove andare mettere il mio impegno al fine di delegare solo la parte tecnica che non riguarda ME E IL MIO MESSAGGIO.
In conclusione …. se non deleghi non semplifichi e non vai avanti, ma giusto a mio avviso farlo solo su ciò che obbiettivamente elude NOI E IL NOSTRO MESSAGGIO o rischiamo di attirare clienti che non hanno nulla a che fare con il nostro AVATAR o ancor peggio che non hanno nulla a che fare con NOI.
Ciao Simona, grazie mille delle tue riflessioni. Sono molto contenta che il lavoro fatto insieme ti sia stato utile anche in questo senso e non vedo l’ora di vedere il tuo sito che, se non sbaglio, uscirà a breve. Evviva!!!
Quest’articolo mi fa molto riflettere su un aspetto che anche altre prima di me hanno messo in evidenza: bene delegare a dei professionisti esterni quelle attività che non maneggiamo con competenza, o che “semplicemente” non abbiamo tempo di fare, rimane però il fatto – importantissimo – che il centro di tutto, il cuore, rimane la nostra visione, che a sua volta genera una strategia efficace. A quel punto allora, con una visione chiara dei nostri obiettivi, è davvero possibile affidare parti del nostro lavoro ad un professionista. Detto questo: come scegliere un buon professionista? Ci sono dei parametri secondo te Lara che ci possono aiutare a capire quando un professionista è affidabile? Grazie come sempre per i preziosi spunti!
Ciao Beatrice, grazie mille per aver riportato la tua esperienza e punto di vista e anche per la domanda molto interessante. Credo che per rispondere ci sia bisogno di uno spazio adeguato, quindi ma la tendo per un prossimo post sull’argomento 🙂
L’ articolo è per me l’argomento principale dei miei dubbi di questo momento. Sento concretamente che ci sono aspetti e contenuti che non mi va di delegare, e altrettanto concretamente so di non avere dimestichezza con gli strumenti del web, soprattutto con la grafica, che però è l’unico aspetto che mi sento di delegare ora. Di fatto ho difficoltà nel portarmi fuori con la comunicazione e so che è perché, a parte il mio sentire e la mia esperienza di anni e quotidiana, non ho coordinate e strategia.
Mi piacerebbe conoscere il programma LANCIATI..Mi sono iscritta oggi alla newsletter e ho chiesto inserimento nel gruppo fb.
Grazie Lara e a tutte voi.
Lorella Chighine
Ciao Lorella e grazie per la tua condivisione.
Nella mia esperienza la tua situazione è piuttosto comune: tanta competenza e sensibilità, tanto da dire e da dare, accompagnati però da un senso di disorientamento che fa pensare “E ora da dove comincio? Cosa devo fare per fare tutto per bene?”.
Aggiungo che la situazione è rimediabilissima, basta trovare, proprio come hai già capito, le coordinate e la strategia giuste per te.
Quanto al programma Lanciati! puoi trovare più informazioni a questa pagina: https://laraghiotto.com/lanciati/
e mi puoi scrivere senza problemi per qualsiasi domanda.
Che bello Lara, un articolo perfettamente calzante! Io, idealmente, rientro nella categoria di quelle che vorrebbero imparare a fare tutto e gestire tutto, ma, pur essendo agli inizi della mia presenza online, ho già capito che dovrò molto presto delegare qualcosa per non farmi risucchiare. Nonostante questo, sono senz’altro in accordo con te quando dici che ci sono cose vanno imparate e vanno fatte, certo, magari senza fiorellini e non proprio perfette, ma comunque fatte. Questo è l’approccio che vorrei mantenere, nonostante l’impazienza e la voglia di andare veloce, ho capito che studiare, provare e raddrizzare il tiro sono pezzi fondamentali e solo io li posso fare. Certo, ci sono cose che proprio non mi risuonano e mi pesano, ma, appena avrò capito come si fanno bene, potrò affidarle senza saltare nel buio. Per fortuna, per rimanere in carreggiata e non perdere la visione d’insieme, ci sei TU a segnare i punti e in ogni confronto con te si va un pezzo in là. Grazie per questi spunti.
Grazie Laura per aver raccontato la tua esperienza!
Ti faccio notare che, anche se è comprensibile che vorresti andare ancora più velocemente, il tuo progetto ha diversi livelli di complessità che vanno affrontati uno alla volta e stai facendo un ottimo lavoro 🙂
Sono felice di esserti accanto in questa avventura!
PS Consiglio a tutte le amanti del restyling, della decorazione e del fai da te di visitare il canale Youtube di Laura!!!
Ciao Lara,
leggendo questo articolo è stato spontaneo riflettere sul senso del delegare per me, abituata in passato a rincorrere la perfezione e per lo più convinta che altri non avrebbero potuto fare come me…e mi riferisco anche a semplici mansioni in casa o alla lista della spesa! abituata com’ero a controllare tutto.
Ad oggi, ho imparato a delegare in famiglia ed è stato un toccasana.
Ora che sto pensando a presentarmi sul web e, come Chiara, ho poche conoscenze sul mondo digitale, mi sono chiesta se sarò in grado .
Una parte di me sarebbe ben felice di passare la patata bollente magari ad un’ assistente virtuale, l’altra invece spinge affinché sia io a prendermi cura del lavoro che amo, anche in questo aspetto, rispettando i miei ritmi e trovando il “mio modo” di comunicare e fare marketing, proprio con il cuore.
E allora, eccomi pronta per lanciarmi con te Lara e le mie compagne di gruppo☺️
Lancerò il mio cuore al di là dell’ ostacolo❣️
Nicoletta grazie per la condivisione. Teniamo sempre presente che le cose con il tempo cambiano e sono sicura che, partendo da te come stai facendo, sarà chiaro anche in futuro quando arriverà il momento e il modo giusto anche per delegare.
Ciao Lara, condivido, si può effettuare questa scelta quando si è fatto tutto il lavoro a monte di chiarezza sulla propria nicchia e sulla strategia. Alle volte ho pensato di nn essere in grado di occuparmene e di delegare, ma alla luce di queste riflessioni mi viene voglia di imparare! Grazie.
Ciao Barbara, sono felice che queste riflessioni ti abbiano stimolato!
Delegare!!!!!
I social sono strumenti con cui non ho affinità… ma so che gestiti bene possono dare buoni risultati.
La mia scelta è creare contenuti con le relative foto e girare tutto il materiale alla professionista che mi cura le pagine.
In questo modo sono sostenuta (anche perché sono incostante) ma, allo stesso tempo, quello che viene pubblicato è frutto della mia cura e professionalità.
Devo dire anche che questa professionista presta grande attenzione alle mie esigenze, dovute prevalentemente ai miei cambiamenti e alla mia evoluzione, dandomi un parere esterno e il suo appoggio professionale.
Non escludo comunque di prendere in mano personalmente dopo aver approfondito l’argomento.
Grazie Maria Rosa, il tuo mi sembra un ottimo esempio di delega ben concepita e ben riuscita!
Buongiorno , grazie Lara per gli spunti interessanti. Per chi come me e’ poco tecnologica ,poco comunicativa e lavora molte ore, delegare sembrerebbe la soluzione ideale. In effetti, alla lunga credo che almeno per me e per la mia attività non sarebbe la soluzione ideale. Mi avvicino solo adesso a questo mondo, e questo tuo articolo ha messo in luce diverse possibilità
grazie e buona giornata