I vantaggi di lavorare da casa (e qualche svantaggio)
Se lavori da casa o stai pensando di farlo hai probabilmente considerato i vantaggi di questa scelta, come la riduzione dei costi e la semplificazione della gestione lavoro-famiglia. Ma lavorare da casa è sempre e solo bello e vantaggioso? In questo post vorrei condividere con te la mia esperienza, maturata dopo diversi anni, ed esaminare sia gli aspetti positivi sia le (poche) difficoltà che caratterizzano questa scelta.
#1 Non ti devi spostare.
Questo è l’unico aspetto che secondo me non ha nessun “contro”. Niente auto, niente bus o treno. Niente attese, niente code nel traffico, niente inquinamento. Niente tempo (e denaro) perso negli spostamenti: se risparmi supponiamo 30 minuti ad andare e 30 a tornare dall’ufficio, sono 60 minuti al giorno, 5 ore alla settimana, dalle 20 alle 24 al mese, cioè guadagni 1 giorno di vita ogni mese!
#2 Non ti devi vestire a puntino
Un altro “bello” del non dover andare in ufficio: non devi pensare a cosa indossare ed essere ogni giorno tirata a lucido. Sebbene non tutti siano come me (che non apprezzo i vestiti formali), anche in questo senso lavorare da casa fa risparmiare tempo e denaro, tuttavia qui c’è un “ma”. Va bene vestirti con abiti comodi, ma fai attenzione a non lasciarti andare (magari rimanendo tutto il giorno in pigiama o in tuta): a lungo andare non aiuterà né il tuo umore né la tua produttività. Anche se “andare a lavorare” per te significa spostarti in un altro ambiente della casa, cerca di stabilire una netta distinzione tra la vita quotidiana e l’orario lavoro, anche con piccoli riti come prepararti per iniziare.
#3 Mangi a casa
E quindi–tendenzialmente–più sano: cucini tu e decidi tu il menu. Gli aspetti “negativi” in questo caso sono due: devi tenere conto del tempo necessario a preparare e sistemare le stoviglie dopo pranzo e il rischio di concederti un tempo eccessivo per pranzare (la pausa potrebbe allungarsi dalle 12 alle 15!). Il mio consiglio, oltre a quello di valutare i tempi “accessori” e di tenerne conto, è di capire quando i tuoi clienti vanno in pausa o quando sono meno attivi in modo da allinearti ed essere presente quando anche loro riprenderanno le loro attività. In generale, la soluzione ai “contro” di questo aspetto è solo la disciplina e un minimo di organizzazione.
#4 L’ambiente è piacevole
È casa tua ed è proprio come piace a te. Volendo, potresti lavorare ogni giorno in un ambiente diverso, tuttavia il mio consiglio è di predisporre una stanza, o almeno una zona, da adibire a ufficio che, possibilmente, sia separata dal resto dell’abitazione da una porta o da un mobile. Questo potrebbe essere un problema nella case più piccole, ma ti renderà la vita molto più facile, soprattutto se hai bambini piccoli o una famiglia numerosa. Il tuo ufficio sarà il tuo ufficio (uno spazio “sacro”) e sarà più facile richiedere che lo spazio e il tempo di lavoro vengano rispettati.
#5 Decidi tu gli orari.
A parte le telefonate e le attività (se ci sono) che svolgerai con altre persone, lavori quando vuoi: puoi farlo di giorno o solo alcuni giorni alla settimana; mentre i figli sono a scuola, al mattino presto o di notte. Attenzione però, “quando vuoi” non significa “mai” e non significa “sempre”: serve organizzazione ed equilibrio, prestando attenzione a non trascurare né la propria salute né i propri affetti (vedi punto 6). Il grosso rischio della libera professione è diventare “dipendenti” dal lavoro, riversandovi tutte le proprie energie e dimenticando di vivere. Per evitare di correre questo rischio, il mio consiglio è di valutare periodicamente se ciò che stai facendo (e i ritmi con cui lo fai) sta rendendo più felice te e chi ti sta intorno. Se la risposta è troppo spesso no, rivedi la tua modalità di lavoro per avere più respiro e non trascurarti.
#6 È tutto insieme: lavoro, casa e famiglia
Fai 10 minuti di pausa a metà mattina? Puoi approfittarne per fare un lavoretto domestico. È decisamente meglio che inebetirsi su Facebook: stacchi dal computer e riposi la vista, ti muovi e avrai meno da fare alla sera o nel weekend. Se fai una pausa, tuttavia, assicurati di essere rigorosa: 10 minuti devono essere davvero 10 minuti. Non rassettare tutta la casa! D’altra parte, quando sei con i tuoi famigliari dedicati completamente a loro: basta mail, basta telefonate e–anche se non sempre è facile–basta rimuginare su programmi e progetti.
#7 Puoi gestire meglio gli imprevisti.
Caldaia rotta improvvisamente? Bimbi da andare a prendere prima a scuola perché stanno male? Se sei a casa, sarà molto più facile gestire gli imprevisti famigliari e non. Attenzione però: non farti carico di tutto e chiarisci che stai lavorando con chi potrebbe occuparsi dell’imprevisto in tua vece o che potrebbe aiutarti a non interrompere ciò che stai facendo.
A proposito di imprevisti, voglio aggiungere a questo elenco un punto che probabilmente è l’unico vero svantaggio di lavorare da casa: le continue interruzioni da parte di chi ti sta intorno. E questo problema non riguarda solo i bambini, ma anche gli adulti in famiglia. Sì, sei a casa, ma stai anche lavorando. Per quanto sia difficile, chiarisci fin da subito (e ripetutamente!) che in quella data fascia oraria e quando ti trovi nel tuo ufficio (vedi punto 4) non devi essere disturbata.
Come avrai intuito, personalmente adoro lavorare da casa, modalità che, secondo me, ha solo aspetti positivi e che credo richieda solo un po’ di organizzazione ragionata per ovviare ai pochi aspetti negativi. E tu, hai riscontrato gli stessi pro e contro di cui ho fatto esperienza io? Fammelo sapere nei commenti!
Infine, prima di lasciarti, ti segnalo che trovi un confronto più approfondito tra lavoro da dipendente e lavoro in proprio nel percorso fai da te “Scopri la tua strada™” in uscita a novembre (ha avuto un piccolo ritardo dovuto a imprevisti famigliari… appunto! 🙂 ). Trovi maggiori informazioni qui.
Buon lavoro in pantofole!
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Ottimo articolo! oggettivo e ragionato!!
Grazie Serenella!
Ho lavorato da casa per un periodo alcuni anni fa, devo dire che tutto quello che scrivi è giusto!
Ho fatto un po’ di fatica inizialmente, perché mi sembrava di non riuscire più a distinguere casa e lavoro, ma dopo qualche piccolo accorgimento e un miglioramento significativo della mia organizzazione ce l’ho fatta. Non è durata tanto ma ho continuato a seguire le mie passioni, formarmi da casa e seguire la mia famiglia!
Ciao Sara,
ti capisco perfettamente: all’inizio può essere un po’ disorientante, ma, sul lungo termine, trovo che lavorare da casa sia un’esperienza impagabile!
Ho apprezzato la tua chiarezza Lara. Io adoro il mio piccolo studio in casa, ho solo bisogno di fare dieci minuti di pausa reali e controllare l’impulso di sistemare tutta casa!
Con un po’ di disciplina e “chiudendo un occhio” conto di riuscirci.
Grazie mille Nicoletta!
Ciao Lara,
condivido tantissimo sia i vantaggi che i pochi svantaggi di lavorare a casa.
Quello su cui sto lavorando per migliorare, è la capacità di dire di no a me stessa e agli altri!
Quello che spesso ho notato è che gli altri ti vedono più “libera” solo perché lavori da casa e non in ufficio.
Secondo me bisogna mettere dei paletti ben definiti… fatto questo, penso che lavorare da casa sia la soluzione più comoda e produttiva che ci sia!
Ciao Barbara,
hai ragione: la percezione è che si sia più liberi, ma in realtà si rischia di lavorare di più e–appunto–di non dire mai di no. Mettere chiari limiti di tempo e spazio a chi ci sta attorno durante il lavoro è fondamentale!